martedì 26 luglio 2011

Medicina estetica per non perdere il lavoro

L'ultima tendenza che arriva da oltreoceano vede come protagonista la medicina e la chirurgia estetica e il posto di lavoro: ebbene sì, pare che la popolazione USA cominci a dedicarsi a questo tipo di trattamenti per non perdere il proprio lavoro in momento di crisi. Ad ogni modo, pare che anche in Italia si stia diffondendo questa ideologia di vita con un grande incremento dei interventi di medicina e chirurgia estetica.

Il problema in questione riguarda soprattutto coloro che sono costretti a lavorare a stretto contatto con il pubblico, giacché devono mostrarsi ai clienti per offrire il proprio servizio o dare consulenze. Secondo le stime portate avanti dall'American Society of Plastica Surgeons, negli ultimi anni le persone che si sottopongono ad interventi di questo genere sono vertiginosamente aumentate.

Sia le donne che gli uomini fanno riferimento alla medicina e chirurgia estetica e, a volte, arrivano anche a sottoporsi ad interventi di chirurgia plastica per migliorare il proprio aspetto fisico. Se stupisce il fatto di pensare che anche gli uomini hanno voglia di migliorare il proprio aspetto, è necessario guardare l'anno passato: nel 2010, infatti, gli uomini sono arrivati quasi ad un milione per fare il famoso "ritocco". Tra le categorie d'età degli uomini, troviamo quella che va oltre i 55 anni, i quali temono di poter perdere il lavoro definitivamente. Le donne, invece, si concentrano sul rassodamento del sedo e zigomi.

A differenza degli USA, in Italia la situazione si ribalta: difatti, sono le donne a voler tentare il "ritocco" anche se nella maggior parte dei casi si tratta di medicina estetica, la quale risulta certamente meno costosa e impegnativa dal punto di vista del periodo di convalescenza.

by Melody Laurino